Ti ho amato dal primo istante...

Ti ho amato dal primo istante...

giovedì 25 settembre 2014

Filastrocca corta e matta



Filastrocca corta e matta,
il porto vuole sposare la porta,
la viola studia il violino,
il mulo dice: - Mio figlio è il mulino -;
la mela dice: - Mio nonno è il melone -;
il matto vuole essere un mattone,
e il più matto della terra
sapete che vuole? Fare la guerra!



mercoledì 10 settembre 2014

Un nuovo anno scolastico

L'anno scolastico per il mio pastrugno è iniziato lo scorso 3 settembre, adesso è un GRANDE alla scuola materna. Questo è un anno importante per lui...
...però per molti suoi amici che l'anno scorso erano GRANDI nella sua classe è iniziata proprio oggi una nuova avventura: la scuola primaria. A loro, oltre che al mio pastrugno e ai suoi compagni di classe della scuola materna, dedico questa poesia di R. Piumini.


...batte forte il cuore
Fa ancora caldo, ma non come al mare.
E' ancora estate, ma non proprio estate.
Ci sono cose da ricominciare,
cose uguali, ma un pò cambiate,
facce da riconoscere, perchè
il sole le ha tinte un pò di scuro,
ma anche per qualcosa che ora c'è...
un tono, uno sguardo più sicuro...
Le voci, le risate, i movimenti,
sembrano quelli dell'anno passato,
eppure, un poco , sono sorprendenti,
hanno qualcosa che non c'è mai stato.
I muri, i banchi, sono sempre quelli,gli armadi, o le carte alla parete,
ma sulla faccia di maestre, e di bidelli,
ci sono linee, piste più segrete.
La scuola sempre quella, sempre uguale,
ma allora, perchè c'è un pò di timore?
Il campanello suona, è normale:
ma perchè, allora, batte forte il cuore?






 

martedì 1 luglio 2014

SASSI DI MARE

I sassi nel chiaro mare
lucenti e saporiti
sono conditi
solo con acqua e sale.


                                           BUONE VACANZE!!!

lunedì 30 giugno 2014

La collezione di biscotti

I BISCOTTI PER ALZARSI

                    D'estate l'unica cosa che ci fa alzare dal letto,
sono i biscotti a forma di orsetto.
                    Il primo che arriva in cucina
            può mangiare la coda degli orsetti.

Mio fratello arriva sempre primo.

    Ma stamattina ha trovato
 gli orsetti senza coda.
         Prima di andare a dormire le ho mangiate tutte io.


LA GALLETTA DEL MARINAIO

Nelle storie di marinai e di pirati
          c'è sempre
un biscotto misterioso: la galletta del marinaio.

Che sapore ha 
la galletta del marinaio?
E' dolce o salata?

Secondo me è
un vecchio biscotto
che una volta era dolce
e che gli spruzzi di mare
hanno fatto diventare salato.

Sarà davvero così?

I BACI DI LULU'

Mio fratello dice che si chiamano così
       perché li fa
una signora che si chiama Lulù.

Io però ho scoperto che a farli
     è un signore 
   con la canottiera
 e pochissimi capelli
    sulla testa.

Ma allora
perché si chiamano
i baci di Lulù?

I BISCOTTI DEL RITORNO

A Natale la nonna fa
dei biscotti speciali,
con la cannella:
li mette in una scatola e nessuno può toccarli.

Sono biscotti per suo fratello
disperso in guerra.

Noi guardiamo
la scatola in cima
alla credenza e ogni volta
che suona il campanello
speriamo che sia lui,
per poter mangiare insieme
quei biscotti profumati.

I BISCOTTI DEL PRINCIPE

La signorina Iris
fa i biscotti e poi ce li regala.

Sono fatti a forma di cavaliere,
con il cavallo e la spada.

Così io mi immagino
di essere il re di un regno
dove ci sono dei cavalieri cattivi.

La mattina a colazione,
io che sono il re buono,
ne mangio almeno sei.

I BISCOTTI MILLEFORME

Al lunedì mio fratello ed io
facciamo un gioco.

Peschiamo a occhi chiusi nella scatola
dei biscotti Milleforme:
chi trova la stella
non deve apparecchiare
la tavola per tutta la settimana.

Io non so come fa, ma la stella
la trova sempre lui ...

LE CIAMBELLE DELLA NONNA

La nonna ha i capelli bianchi.

Sono bianchi e lucidi
come lo zucchero
sulle ciambelle glassate
che ci compra quando
andiamo a trovarla.

Qualche volta penso che forse
anche i suoi capelli
sono fatti di zucchero.

Però non li ho mai assaggiati ...

LINGUA DI GATTO

La pasticceria sotto casa
fa un biscotto
che si chiama
lingua di gatto.

Mio fratello è convinto che i biscotti
li facciano davvero con le lingue di gatto
e che un giorno il pasticcere
verrà a prendere la lingua del nostro
Pascià per farne un biscotto.

Così ogni sera
apre la bocca di Pascià
per controllare
se ha ancora la lingua.

IL BISCOTTO SEGRETO

Mi sono innamorato
di Sabrina.
Sabato, mentre la mamma
impastava i biscotti,
ho preso un po' di pasta
e con quella ho fatto
un biscotto a forma di S.

Non è un biscotto da mangiare,
ma da tenere nascosto
per pensare segretamente a lei.
Mio fratello però
lo ha trovato e
gli ha dato un morso.
Il biscotto era cattivo e
lui ci è rimasto male.

A me invece è rimasto
il biscotto segreto
con il segno
dei suoi denti.

I BISCOTTI PER CANI

Mio zio ha un cane
che si chiama Fred.

Gli compra i biscotti per cani
ma a Fred piacciono di più i miei.

Una volta ho pensato: se Fred
mangia i miei biscotti
allora io posso mangiare i suoi.

Bleaah!
Ma i suoi non sono
per niente buoni!

L'ULTIMO BISCOTTO

Quando in fondo alla scatola
rimane l'ultimo biscotto
nessuno lo mangia mai.

Infatti l'ultimo biscotto
deve rimanere lì,
in fondo alla scatola, 
per chiamare gli altri ...

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE...



La maestra Sabry, entrando nella classe dei GIALLI l'ultimo giorno di scuola, trovò ad attenderla sulla cattedra, in bella mostra, un solare mazzo di girasoli e, commossa, ringraziò i suoi ragazzi uno ad uno.

"Spero che ciò che avete imparato in questi mesi non venga dimenticato tra una passeggiata in montagna ed una nuotata al mare. E mi raccomando: cercate di farvi leggere almeno un buon libro, sapete che è importante e, oltre tutto, può diventare un ottimo amico, non mi stancherò mai di dirvelo".

Il parlottare fitto fitto che si alzava dai banchi passò inosservato alla giovane insegnante la quale, sorridendo, già sentiva che le sarebbero mancati tanto quei bambini tanto dolci quanto irrequieti.
Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi vispi ed intelligenti di Ricky.
La dolce Giulia stava frugando nella sua sacca, alla ricerca del famoso diario dei segreti che in realtà di segreto aveva ben poco, visto che spesso e volentieri circolava da un banco all'altro per raccogliere pensieri e disegnini simpatici dai compagni.

"I bambini sono l'energia del mondo" pensò Sabry, continuando ad osservare quelle creature con le quali aveva condiviso un altro intenso anno scolastico.

I suoi occhi incrociarono quelli scuri di Adam che non le negò un sorriso e le fece ciao con la mano. Il paese di origine di Adam era il Marocco. Sabry ricordò il giorno in cui egli fece il suo ingresso in classe: l'accoglienza che i bambini gli riservarono fu a dir poco incredibile. Lo tempestarono di domande sul suo paese, sulla sua famiglia, sulle usanze e gli vollero subito tanto bene. I grandi non avrebbero saputo fare altrettanto. "Quanto abbiamo da imparare da loro... I gesti, le domande, le risate, i silenzi... Quanti segnali, quante verità ", pensò Sabry assorta in quei pensieri.

Sabry aveva sempre detto ai suoi alunni che ci sono cose che sui libri di testo non si trovano. Quelle cose si imparano dalla vita e sono l'onestà, il rispetto degli altri, l'uguaglianza, la bontà, ossia ciò che i grandi chiamano "valori". Per la classe invece erano semplicemente "quelle cose che fanno bella la vita"...

"È ora di riordinare e sistemare le vostre cartellette, ragazzi, mancano dieci minuti alla fine", disse Sabry, richiamandoli all'ordine.

Era felice di vederli così euforici e sorridenti. Erano un pò come figli suoi, tutti.

La campanella annunciò che le quattro erano arrivate, la fine della scuola pure. "Ciao Sabry! Ciao maestra! Buone vacanze! Ci rivediamo a settembre!" "Ciao ragazzi, sentirò la vostra mancanza, statene certi! Buone vacanze anche a voi!"

Di corsa lungo i corridoi, veloci nel guadagnare l'uscita, i ragazzi parevano tutti uguali. Tutti uguali, tutti speciali, tutti semplici, tutti da amare, da ascoltare, da prendere per mano verso quel cammino meraviglioso che è la vita. Grandi, mezzani e piccoli, insieme.

Sabry, con questi pensieri nel cuore, si allontanò dalla classe dei GIALLI. "Arrivederci a settembre".

E fece ciao con la mano...

Filastrocca per una maestra alla fine della scuola

E’ finita ormai la scuola
con l’ultima campanella
se n'è andata la bidella
la maestra tutta sola
è rimasta nella classe
niente urla, niente tosse
alla cattedra si siede
ma nessuno più le chiede
Posso andare al gabinetto?
Chi mi presta un fazzoletto?
non più bimbe e bimbi in guerra
niente lapis giù per terra
niente somme da sommare
niente compiti da dare
non più accenti e divisioni
non può dire: State buoni!
perché lì non c’è nessuno
non si sente neanche un suono
neanche un bimbo che l’ascolta
e poi per l’ultima volta
lei cancella la lavagna
chiude gli occhi, quindi sogna
una scuola infinita
che coincide con la vita
dove lei sempre è maestra
che insegna, educa, addestra
col trascorrere degli anni
nella classe dei suoi alunni
che con lei si fanno adulti
crescono, diventan molti
e nei banchi stan vicini
i più grandi ed i bambini
genitori accanto ai figli
tutti attenti ai suoi consigli
e la classe ormai somiglia
a una grande famiglia…
Riapre gli occhi la maestra
li stropiccia perché vede
sul vetro della finestra
una scritta a cui non crede
fatta con il pennarello:
Ciao maestra! E’ stato bello!
Ci vediamo a settembre!
La maestra fa un saltello
quindi balla, o almeno sembra,
passeran tre mesi appena
e ritorna sulla scena
così inizia la vacanza
mentre esce dalla stanza.