Il servo si mise a sedere accanto al fuoco e il padrone si addormentò, ma nel mezzo della notte si svegliò di soprassalto e vide che l'altro aveva posato la testa sulle ginocchia, come se schiacciasse un pisolino.
Subito lo scosse e gli chiese: "Cosa fai, dormi?"
"No" rispose il servo "sto solo pensando. Mi chiedevo da dove è venuta tutta l'acqua che riempie gli oceani."
"Speriamo che mentre tu pensi i ladri non vengano a rubarci i cavalli sotto il naso" disse il padrone, e si riaddormentò.
Dopo qualche ora si svegliò di nuovo, e di nuovo gli sembrò che il servo si fosse appisolato.
"Svegliati, poltrone! Non è il momento di dormire" gli disse. E l'altro: "Non dormivo: stavo pensando al Cielo e a come fa a reggersi da solo, senza pilastri né colonne che lo sostengano."
"Pensa meno e bada che non ci portino via i cavalli, piuttosto!"
Il padrone tornò a dormire, e quando si svegliò era quasi l'alba. Accanto al fuoco spento, il servo aveva l'aria di chi sta riflettendo profondamente.
"E adesso a che pensi?" domandò l'uomo.
"Penso a chi di noi due dovrà caricarsi in spalla i bagagli, padrone, perché stanotte ci hanno rubato i cavalli."
Non pensate troppo... su su che è VENERDI'! Mamma Mi e pastrugno augurano a tutti coloro che passano da questo nostro blog fiabesco un sereno fine settimana senza troppi pensieri!
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