Ti ho amato dal primo istante...

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domenica 20 dicembre 2015

IL PICCOLO B

AL POLO NORD, IN UNA PICCOLA CASETTA, VIVEVANO IL SIGNORE E LA SIGNORA NATALE CON I LORO SETTE FIGLI: LUCI, TOMMI, MARGHE, SARA, SIMO, ROBI E IL PICCOLO B.
LA VITA AL POLO NORD NON ERA AFFATTO FACILE. OGNI GIORNO C’ERA SEMPRE PIU’ LEGNA DA SPACCARE, NEVE DA SPALARE, PESCI DA PESCARE, COPERTE DA RAMMENDARE E FUOCO DA ALIMENTARE. LA FAMIGLIA NATALE ERA INFELICE. MA NON IL PICCOLO B!
LUI ADORAVA IL POLO NORD. GLI PIACEVA FARE ANGELI NELLA NEVE E COSTRUIRE PUPAZZI, DECORARE ABETI, E PREPARARE BISCOTTI AL PAN DI ZENZERO. MA PIU’ DI OGNI ALTRA COSA, ADORAVA SCIVOLARE GIU’ DAL CAMINO.
QUINDI, QUANDO LA FAMIGLIA NATALE DECISE DI TRASFERIRSI PIU’ A SUD AL CALDO, IL PICCOLO B DIVENTO’ MOLTO TRISTE. “NON VI MANCHERANNO TUTTI QUESTI ABETI, I GHIACCIOLI E LE DISTESE DI NEVE?”, “NO, PICCOLO B”, DISSERO, “NON CI MANCHERANNO AFFATTO”.
QUELLA NOTTE, MENTRE PREPARAVANO I BAGAGLI, CI FU UNA TREMENDA BUFERA DI NEVE.
LA MATTINA SEGUENTE LA CASA ERA SEPOLTA DA UN MUCCHIO DI NEVE. LA FAMIGLIA NATALE ERA INTRAPPOLATA.
“CHE COSA FACCIAMO?”, DISSE LA SIGNORA NATALE.
“CI PENSO IO”, DISSE IL PICCOLO B. “POSSO SALIRE SU PER IL CAMINO!”.
IL SIGNORE E LA SIGNORA NATALE DIEDERO AL PICCOLO B UN PO’ DI CIBO, DELLE RACCHETTE DA NEVE E LO MANDARONO A CERCARE AIUTO.
DOPO AVER CAMMINATO A LUNGO, IL PICCOLO B GIUNSE DAVANTI A UN RAMETTO.
“OH,OH”, DISSE. “TU DEVI ESSERE LA CIMA DI UN ALBERO ALTISSIMO”.
“NO”, RISPOSE UNA VOCE. “SONO UNA RENNA IN-IN-FREDDOLITA”.
IL PICCOLO B LIBERO’ LA RENNA DALLA NEVE.
“DIAMINE”, DISSE LA RENNA. “CHE COSA FAI QUI IN GIRO?”.
IL PICCOLO B LE RACCONTO’ DELLA SUA FAMIGLIA INTRAPPOLATA.
“SALI IN GROPPA”, DISSE LA RENNA, “ANDIAMO A CERCARE AIUTO”.
“OH, CASPITA”, DISSE IL PICCOLO B, “SEI UNA RENNA DAVVERO SPECIALE!”.
ARRIVATI ALLA SOMMITA’ DI UNA MONTAGNA, VIDERO UNA CASA DA CUI PROVENIVA UNA LUCE. “FERMATI QUI”, DISSE IL PICCOLO B.
LA RENNA ATTERRO’, LO FECE SCENDERE E IL PICCOLO B SCIVOLO’ GIU’ DAL CAMINO.
LA CASA ERA PIENA DI ELFI.
“PER TUTTI I FIOCCHI DI NEVE!”, DISSE IL PIU’ VECCHIO. “CHI SEI?”.
IL PICCOLO B SI PRESENTO’ AGLI ELFI E RACCONTO’ LORO DELLA SUA FAMIGLIA.
“POSSIAMO AIUTARTI NOI”, DISSE L’ELFO. “COSTRUIREMO DELLE PALE E TIREREMO FUORI LA TUA FAMIGLIA DALLA NEVE”.
IN MEN CHE NON SI DICA LE PALE ERANO PRONTE.
“E ORA PICCOLO B”, DISSE L’ELFO, “COME FAREMO AD ARRIVARE A CASA TUA?”.
“HO UNA RENNA VOLANTE”, DISSE IL PICCOLO B.
“WOW!”, DISSE L’ELFO. “E ANCHE UNA SLITTA?”.
“CHE COS’E’ UNA SLITTA?”, CHIESE IL PICCOLO B.
“BENE, BENE”, RISPOSE L’ELFO. “CREDO CHE DOVREMO COSTRUIRNE UNA”.
LA MATTINA SEGUENTE ERA PRONTA.
IL PICCOLO B ATTACCO’ LA SLITTA ALLA RENNA, E TUTTI VI SALIRONO SOPRA.
“PRONTI?”, CHIESE LA RENNA.
“PRONTI”, DISSE IL PICCOLO B.
ED ECCO CHE TUTTI PARTIRONO ALLA VOLTA DI CASA NATALE.
A CASA, LA FAMIGLIA NATALE RIMANEVA IN ATTESA DEL RITORNO DEL PICCOLO B.
ERA QUASI MEZZANOTTE QUANDO IL CANE SENTI’ UN RUMORE FAMILIARE PROVENIRE DAL CAMINO. POTEVA ESSERE… ?
“ECCOMI”, DISSE IL PICCOLO B, “SONO A CASA!”.
LA FAMIGLIA NATALE ERA AL SETTIMO CIELO. MA SI SENTIVA SEMPRE PIU’ RUMORE GIUNGERE DALL’ESTERNO. IL PICCOLO B APRI’ LA PORTA.
“GUARDATE”, DISSE IL PICCOLO B. “VI PRESENTO I MIEI NUOVI AMICI”.
“BENVENUTI”, DISSE LA FAMIGLIA NATALE AGLI ELFI.
FU UN BELL’ANNO AL POLO NORD. LA FAMIGLIA NATALE E GLI ELFI TRASCORSERO MOLTO TEMPO INSIEME E LA VITA NON ERA PIU’ DURA COME PRIMA.
TUTTAVIA, QUANDO TORNO’ L’INVERNO, LA FAMIGLIA NATALE DECISE DI TRASFERIRSI AL SUD.
E IL PICCOLO B? LUI NON PARTI’.

E TUTTI VOI CONOSCETE GIA’ IL RESTO DELLA STORIA.

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