Mentre la neve lieve a
terra cade
mille luci già adornano
le strade
per un festa che non ha
l’uguale:
tra pochi giorni ormai
sarà Natale.
Papà Franco e il piccolo
Riccardo
come sogliono ormai da
molti anni
sul ripiano del mobile
in soggiorno,
la grotta al centro e un
bel paesaggio intorno,
con statue in gesso e un
gran cielo stellato
da poco un bel presepe
hanno ultimato.
Poi si rivolge il padre
al figlioletto
con un racconto che gli
vien di getto:
“Fu proprio San
Francesco a voler fare
il primo dei presepi e a
rievocare
con l’aiuto di un uomo a
lui fedele,
al chiarore di fiaccole
e candele,
Gesù che, nato in una
mangiatoia,
viene per dare al mondo
luce e gioia.
Sceglie una grotta come
fu a Betlemme
non certo adorna di
preziose gemme;
angusto è il luogo ed
umido il terreno:
presso la greppia solo
un po’ di fieno,
mentre, adagiati su
povera paglia,
un bue muggisce e un
asinello raglia.
Uomini e donne accorrono
festanti,
giungono a frotte, sono
proprio tanti;
famiglie intere vengon
da lontano
ciascun con una fiaccola
alla mano.
A Greccio – questo è il
nome del paese
dove Francesco con gran
zelo intese
riproporre alla sua
generazione
l’unico evento
dell’Incarnazione –
s’affrettano a salir
frotte di frati
che, da semplici torce
rischiarati,
ad una voce, trepidi,
gioiosi
si mettono a cantar cori
festosi.
Dolce e chiara è la
notte, come giorno
nel qual risplenda il
sole tutt’intorno,
e poi che un prete
celebra la messa
la scena a tutti ben
rimane impressa.
Narrano poi che uno dei
presenti
mentre eran tutti nel
bel canto intenti
in braccio al Santo –
par cosa inaudita –
vide un bimbo tornare a
prender vita.
Se vedi attorno a te la
sofferenza
che ti suscita un senso
di impotenza,
non mancar di gustare
ciò che è bello
chè questo solo aspetta
il tuo fratello.
Nulla puoi dare se non
hai stupore
per ciò che è bello:
un’alba, un canto, un fiore
che spunta tra le rocce
in un mattino...
o il sorriso sul volto
di un bambino.
Orma di Dio, ricorda, è
la bellezza
e della sua perenne
giovinezza,
di Dio che il cuore
scruta nel profondo
e per sempre sarà luce
del mondo.”
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