Oggi il mio pastrugno, con i suoi compagni di classe, ha imparato che unendo la lettera h a certe sillabe, queste trasformano il loro suono da dolce a duro.
Tutte le letterine andarono ad una festa
organizzata dal signor Alfabeto. A tutte loro non sembrava vero poter parlare,
gridare e ridere insieme. Che confusione!
Solo ce e ci, ge e gi erano tristi perché nessuno sentiva la
loro vocina dolce.
La fatina h, seduta lì
vicino, le osservava e pensava: "Guarda un po', credevo di essere l'unica
lettera triste dell'alfabeto perché da sola non ho voce e ora scopro che ce ne
sono altre in difficoltà. Se è vero che l'unione fa la forza, ci penso io."
Si avvicinò a ce - ci e ge - gi, che piangevano a dirotto, e disse loro: "Vi aiuto io. Se
saremo in tre, la vostra voce diventerà più dura e ci ascolteranno."
Fu così che da quel giorno ce - ci e ge - gi, quando vogliono fare la voce grossa, si
fanno aiutare dalla lettera h e
diventano:
chi, che, ghi, ghe.
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