Ti ho amato dal primo istante...

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lunedì 14 marzo 2016

LA LUNA GIOVANNA

C’ERA UNA VOLTA UNA LUNA CHE SI CHIAMAVA GIOVANNA.
UN BEL GIORNO, DI POMERIGGIO, DECISE CHE ERA STUFA DI STARSENE IN MEZZO AL CIELO TUTTA SOLA. GUARDO’ GIU’ E, DOPO AVERCI PENSATO UN ATTIMO, SI LASCIO’ CADERE LENTAMENTE SUL PRATO.
IL PRATO ERA MORBIDO E AVEVA UN BUON PROFUMO. LA LUNA SI STIRACCHIO’ BEN BENE E GUARDO’ IN ALTO: DA LI’ LE STELLE SEMBRAVANO MOLTO PICCOLE E LONTANE…

MENTRE LA LUNA SI ROTOLAVA BEATA NELL’ERBA FRESCA, ARRIVO’ UN GROSSO GATTO NERO; ALLA LUNA GIOVANNA SEMBRAVA ENORME, PERCHE’ ERA ABITUATA AI GATTI MINUSCOLI CHE VEDEVA DALL’ALTO. IL GATTO GUARDO’ LA LUNA A LUNGO, POI L’ANNUSO’ ATTENTAMENTE E INFINE LE SI SDRAIO’ SOPRA: E SUBITO LA LUNA SI MISE A RIDERE, PERCHE’ SOFFRIVA IL SOLLETICO!

POI ARRIVO’ UN BAMBINO CON LA FACCIA TONDA E I PANTALONI SPORCHI DI TERRA. IL BAMBINO SI CHIAMAVA RICCARDO, E STAVA CERCANDO IL GATTO PER PORTARLO A CASA PERCHE’ ERA QUASI L’ORA DI CENA.
-         EHI, LIQUIRIZIA, VIENI A CASAAA… - GRIDAVA IL BAMBINO CON LA SUA VOCIONA.
POI VIDE IL SUO GATTO LIQUIRIZIA SEDUTO SU UNA LUNA, E RESTO’ MOLTO SORPRESO: DAPPRIMA PENSO’ CHE FOSSE UN GROSSO AQUILONE A FORMA DI LUNA…
-         NO, SONO PROPRIO UNA VERA LUNA, - DISSE ALLORA GIOVANNA, CHE GLI
LEGGEVA NEI PENSIERI. – SONO SCESA GIU’ A VEDERE COME SI STA SEDUTI SUL PRATO.
RICCARDO GUARDO’ IN ALTO E VIDE CHE IN CIELO C’ERANO SOLO LE STELLE… ALLORA ACCAREZZO’ LA LUNA GIOVANNA SUL NASONE: ERA UN NASONE TIEPIDO E MORBIDO COME LA GOMMAPIUMA, E SPLENDEVA UN POCO.
-         VUOI VENIRE A CENA DA ME? – CHIESE RICCARDO ALLA LUNA GIOVANNA. LA LUNA RISPOSE CHE LE SAREBBE PIACIUTO MOLTO.
ALLORA IL BAMBINO LA PRESE IN BRACCIO E COMINCIO’ A CAMMINARE VERSO CASA SEGUITO DAL SUO GATTO NERO.
A CASA C’ERANO IL PAPA’, LA MAMMA E UNA SORELLA PIU’ GRANDE. RICCARDO CORSE A LAVARSI LE MANI E POI SI SEDETTE AL SUO POSTO INSIEME ALLA LUNA GIOVANNA.
IL PAPA’ GLI DISSE: - RICCARDO, NON SEI UN PO’ TROPPO GRANDE PER VENIRE A TAVOLA CON I PUPAZZI?
MA PROPRIO IN QUEL MOMENTO ALLA SORELLA SCIVOLO’  LA BOTTIGLIA DELL’ACQUA  SULLA TOVAGLIA, COSI’ NESSUNO BADO’ PIU’ A LORO.
LA LUNA GIOVANNA ERA MOLTO CONTENTA:ASSAGGIO’ UN PO’ DI TUTTO, MA LA COSA CHE PREFERI’ FU L’INSALATA MISTA CON LA RUCOLA E I PEPERONI…
MANGIO’ TUTTA L’INSALATA DI GRAN GUSTO (FACENDO COSI’ UN GRANDE FAVORE AL SUO AMICO RICCARDO).
POI LA LUNA GIOVANNA GUARDO’ I CARTONI ANIMATI ALLA TELEVISIONE E SI DIVERTI’ MOLTO.
QUANDO INFINE ANDARONO A LETTO, RICCARDO LESSE ALLA LUNA GIOVANNA UN PEZZETTO DEL SUO LIBRO PREFERITO.
ARRIVO’ LA MAMMA A SPEGNERE LA LUCE E A DARE IL BACIO DELLA BUONANOTTE: - SEI VERAMENTE PIENO DI GIOCATTOLI, RICCARDO, - DISSE. – NON MI RICORDO NEANCHE QUANDO HAI RICEVUTO QUESTA LUNA… - E COSI’ DICENDO DIEDE UNA TIRATINA AL NASO DI GIOVANNA…
RICCARDO E GIOVANNA RIDACCHIARONO A LUNGO AL BUIO, PRIMA DI ADDORMENTARSI…
RICCARDO SOGNO’ DI FARE MOLTE COSE DIVERTENTI INSIEME ALLA LUNA…
…SOGNO’ DI PATTINARE…
…SOGNO’ DI FARE IL BAGNO…
…SOGNO’ DI FARE LE CAPRIOLE…
…SOGNO’ DI ANDARE IN ALTALENA E DI VOLARE MOLTO IN ALTO!
LA LUNA FECE SOLO FINTA DI ADDORMENTARSI: DALLA FINESTRA VEDEVA LE STELLE, CHE SEMBRAVANO COSI’ SOLE E TRISTI SENZA DI LEI… ALLORA DECISE DI TORNARE IN CIELO, AL SUO POSTO.
USCI’ DAL LETTO, SOLLEVANDO PIANO PIANO LE COPERTE, SALUTO’ IL GATTO LIQUIRIZIA CHE ERA ANCORA SVEGLIO, E POI LENTAMENTE E SENZA FAR RUMORE SI LASCIO’ SALIRE SU NEL CIELO BUIO LONTANO LONTANO…

TU CHE COSA FARESTI, IN SOGNO, INSIEME ALLA LUNA? 
SOGNALO…

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