Questa notte sarà una notte magica: la Befana passerà
casa per casa, a bordo della sua scopa magica e lascerà a tutti i bimbi buoni
una piacevole sorpresa e tanti dolcetti... ai bimbi meno buoni invece.........
carbone! Ma.......... mi raccomando bimbi: stasera, la sera del 5 gennaio,
tutti a nanna presto, che se non chiudete gli occhi e non vi abbandonate al
magico mondo dei sogni, lei non passa a riempirvi le calze che avete appeso
vicino all'albero di Natale e al presepe.... E per farvi addormentare........
fatevi leggere da mamma e papà ...
La
vera storia della Befana.
C’era una volta
un paese abitato in prevalenza da bruttissime e cattivissime streghe. Era un
paese normalissimo, popolato da famiglie normalissime con uomini e donne normalissimi
e bambini allegri, burloni e… anche un po’ cattivelli.
La vita in
questo paese si svolgeva nella maniera solita: i papà e le mamme lavoravano e
si prendevano cura dei loro figlioli, i bambini andavano a scuola e di tanto in
tanto si riunivano fra di loro in gruppetti e qualche monelleria a volte ci
scappava pure.
Le streghe,
invece, proprio normali non erano … Vivevano per conto loro, ma di tanto in
tanto, mescolandosi tra la gente normale, portavano lo scompiglio nel piccolo
paese. La più tremenda ed anche la più brutta era una certa Befana.
Befana prendeva
spesso di mira i bambini costringendoli, a volte, a rispondere ai suoi dispetti
con cattiverie e burle.
Un giorno il
buon Dio, stanco di questa catena di dispetti e malignità, scese in campo con
la sua onnipotenza.
Egli pensò “E’
se convertissi la cattiveria di Befana in bontà? Forse anche i bambini, che ho
creato naturalmente buoni, non avendo modo di scontrarsi con la cattiveria,
torneranno ad essere quello che per loro natura sono!”
Fu così che
convertì la cattiveria di Befana in bontà. A questo punto il problema avrebbe
dovuto essere risolto e, invece no. Befana, diventata una docile, dolce e
simpatica vecchina, fu scacciata dal clan delle streghe, ma per lei non fu
proprio male, anzi: i bambini facevano a gara ad ospitarla nelle loro case,
godevano delle sue infinite e fantastiche favole e di tutti i dolcetti che
faceva per loro.
Erano tanto
contenti della sua esistenza, che presto dimenticarono le altre sue sorelle ed
i loro dispetti, tornando ad essere i bambini di sempre. Un brutto giorno,
però, com’è destino per ogni essere umano, la dolce vecchina morì. I bambini la
piansero tanto e pregarono Gesù perché la facesse tornare.
Anche Befana,
seppure in Paradiso, era sempre triste e pensierosa, tanto che il Signore,
impietosito dalle loro lacrime e dalle loro preghiere, decise di accontentarli.
Decise che un solo giorno di ogni anno la dolce ex strega avrebbe potuto
tornare a vivere fra tutti i bambini, quelli buoni s’intende, facendo sentire
loro la sua presenza ed il suo amore, il modo lo avrebbe scelto di volta in
volta la stessa Befana.
La gioia di
Befana per questa concessione che il Signore le aveva fatto fu infinita e
subito decise che il modo per far sentire ai bambini buoni la sua presenza ed
il suo amore era quello di portar loro, nel giorno stabilito, doni e dolcezze
e, non si accontentò di farlo solo nel suo paese di origine, ma, sfruttando il
potere che Gesù dà alle persone buone che vanno in Paradiso, anche in ogni
parte del mondo.
Simbolicamente
Befana scelse il giorno 6 gennaio perché fu il giorno in cui i tre Re Magi
arrivarono a Betlemme e depositarono accanto alla culla del Bambinello i loro
splendidi doni. Ma questo succede solo per i bambini che rimangono tali quali
il Signore li ha creati, cioè buoni e, a quelli cattivi o un po’ monelli? A
loro è destinato solo del carbone, dolce s’intende, perché Befana non essendo
più quella strega cattiva di una volta vuole solo simbolicamente ripagare con
egual moneta.
La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Il cappello alla romana
Viva viva la Befana!!
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