Ti ho amato dal primo istante...

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lunedì 17 febbraio 2014

COME FUNZIONA LA MAESTRA

La maestra ha una parte davanti, che è quella che si vede di solito, e una parte dietro, che si vede quando si gira.
Sopra la maestra c'è il soffitto della classe, o il cielo quando è all'aperto.
Sotto la maestra c'è il pavimento, o la ghiaia, o la strada.
Intorno alla maestra ci sono i bambini, 
a volte in fila, a volte in cerchio, in piedi o seduti.

Ci sono maestre lunghe o maestre corte.
Maestre larghe oppure sottili.
Una maestra piccola non è mezza maestra,
così come una molto grande non vale doppio.
Le maestre possono avere colori molto diversi.
Possono essere  scure, chiare, ricce, lisce, a pallini, a fiori, a spirali, a scacchi e in varie fantasie.
Sulla maestra a righe si scrive.
Sulla maestra a quadretti si fanno le operazioni.
Possono avere molti o pochi vestiti.
Sotto al vestito la maestra è tutta nuda.

La maestra a volte è un maschio.
Anche lui ha forme e colori diversi e anche lui si veste e si spoglia.

Dentro la maestra ci sono i numeri, le tabelline, i fiumi, i monti, l'orologio, i cinque sensi, l'uomo primitivo e tante altre cose che a poco a poco finiscono anche dentro ai bambini.
Nelle giornate buone, la maestra fa entrare nei bambini quello che serve senza perdere niente per strada, nè restare svuotata del più piccolo aggettivo.
Se una maestra manca, si fa una sottrazione.
Se arriva una maestra nuova, si fa un'addizione.
Tutte le maestre e i maestri del mondo andrebbero divisi per tutti i bambini del mondo.
Quando non ci sono abbastanza maestre allora bisogna moltiplicarle.

Le maestre primitive erano più pelose di quelle di adesso, davano meno compiti e insegnavano cose diverse.
Col tempo quasi tutte le maestre hanno perso i peli. Si sono trasformate e hanno spiegato ai bambini in tutte le lingue del mondo.
In francese maestre si dice maitresse. In inglese teacher. In spagnolo maestra. In tedesco Lehrerin. In finlandese opettaja. In olandese lerares. In arabo muallim. In cinese laoshi.

Ma tra di loro parlano la lingua delle maestre, che è come la lingua dei grandi, ma ancora più difficile.
Con i bambini parlano scan-den-do be-ne le sil-la-be oppure sottovoce o URLANDO.
O con una voce che cambia, come una canzone, che a sentirla sembra di vedere un disegno.

Le maestre però si spiegano anche a gesti, o con dei segni, o cantando.
Alcune suonano, anche. Altre ballano e fanno ginnastica. Alcune stanno zitte e fanno parlare i bambini.
Alcune sono sempre contente, altre sempre arrabbiate.
Quando la maestra è arrabbiata si ferma tutto. Non si aggiunge più, non si riesce a dividere niente, i fiumi non scorrono e l'uomo primitivo resta bloccato con la lancia alzata.
Solo se torna la calma, allora tutto ricomincia a funzionare.

Qualche volta le maestre escono dalla scuola, e si muovono con le ruote, con gli sci, con la vela, col motore.
Ogni tanto volano. Si possono anche incontrare mentre fanno la fila, guardano nella borsa, aspettano l'autobus, e fanno cose uguali a quelle di tutti i grandi. La differenza è che loro prima o poi tornano sempre in classe.

Le maestre a un certo punto diventano maestre di qualcun altro. Si possono rivedere dopo un po' di tempo, per la strada, al cinema, al mercato, e sembrano dei grandi come gli altri.
Però quando se ne incontra una, si capisce.
Si sa che quella era la maestra.
Solo, è diventata un po' più piccola.
E insieme alla maestra, anche la classe, se ci si ritorna dopo qualche tempo, si è trasformata.
E' sempre la stessa classe, ma si è rimpicciolita.
I banchi, le sedie, gli scaffali, le scale, tutto si è ritirato per fare posto alle cose nuove che devono arrivare.
Nuove addizioni, fiumi, esercizi, canzoni, storie lunghe e riassunti brevi: arrivano da soli, in fila per due o a gruppi e per farli entrare non si deve più chiedere il permesso.
Ma quando bisogna ritrovare una poesia, un lago o una vecchia storia sentita in classe, basta cercare bene e alla fine usciranno fuori tutti insieme, come li aveva messi la maestra,
i più piccoli seduti davanti e i più alti dietro in piedi.

(Susanna Mattiangeli, Chiara Carrer)

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