Una volta un cammello, mentre attraversava la steppa, vide ai suoi
piedi nell’erba una minuscola formica. La piccolina trasportava un
grosso fuscello, dieci volte più grosso di lei.
Il cammello restò un bel pezzo a guardare come la formica si dava da fare, poi disse:
- Più ti guardo e più ti ammiro. Tu porti sulle spalle, come se niente fosse, un carico dieci volte più grosso di te. lo invece non porto che un sacco, e le ginocchia mi si piegano. Come mai?
- Più ti guardo e più ti ammiro. Tu porti sulle spalle, come se niente fosse, un carico dieci volte più grosso di te. lo invece non porto che un sacco, e le ginocchia mi si piegano. Come mai?
-
Come mai? – rispose la formica, fermandosi un momento. – Ma è semplice:
io lavoro per me stessa, mentre tu lavori per un padrone.
Si rimise il fuscello sulle spalle e riprese il suo cammino.
Si rimise il fuscello sulle spalle e riprese il suo cammino.
(un racconto arabo)
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