Ai limiti di una grande foresta, in Africa,
viveva tra gli altri animali una giraffa bellissima, agile e snella,
più alta di qualunque altra. Sapendo di essere ammirata non solo
dalle sue compagne ma da tutti gli animali era diventata superba e non
aveva più rispetto per nessuno, né dava aiuto a chi glielo
chiedeva. Anzi se ne andava in giro tutto il santo giorno per mostrare
la sua bellezza agli uni e agli altri dicendo: - Guardatemi, io
sono la più bella. -
Gli altri animali, stufi di udire le sue
vanterie, la prendevano in giro, ma la giraffa vanitosa era troppo occupata
a rimirarsi per dar loro retta. Un giorno la scimmia decise di darle
una lezione. Si mise a blandirla con parole che accarezzavano le orecchie
della giraffa: - Ma come sei bella! Ma come sei alta! La tua testa arriva
dove nessuno altro animale può giungere... - E così dicendo,
la condusse verso la palma della foresta.
Quando furono giunti là, la scimmia
chiese alla giraffa di prendere i datteri che stavano in alto e che
erano i più dolci. lì suo collo era lunghissimo, ma per
quanto si sforzasse di allungarlo ancor di più, non riusciva
a raggiungere il frutto. Allora la scimmia, con un balzo, saltò
sul dorso della giraffa, poi sul collo e finalmente si issò sulla
sua testa riuscendo ad afferrare il frutto desiderato. Una volta tornata
a terra, la scimmia disse alla giraffa: - Vedi, cara mia, sei la più
alta, la più bella, però non puoi vivere senza gli altri,
non puoi fare a meno degli altri animali.
La giraffa imparò la lezione e da quel giorno cominciò
a collaborare con gli altri animali e a rispettarli.
(una favola etnica proveniente dall'Africa)
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