Ti ho amato dal primo istante...

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giovedì 22 maggio 2014

Cenerentola ...raccontata da Roald Dahl ^___*

«...E la sposò, e lei visse contenta».
Eh, no! La vera storia è più cruenta: in quella falsa, quella raccontata, quando, molti anni fa, fu inventata, aggiunsero carezze e zuccherini per far contenti bambine e bambini: invece ascolta, è giusta fino a quando le orribili sorelle stanno andando, al gran ballo del Principe invitate, di notte, tutte quante ingioiellate, e intanto Cenerentola, tapina, è chiusa giù, nell'umida cantina, dove i topacci, in cerca di bocconi, le stanno già assaggiando i talloni, e lei strillava:  «Voglio uscir di qui!» finché la Fata Magica la udì, e allora apparve in una luce chiara dicendo: «Tutto bene, bimba cara?». 
«Ma come, tutto bene!» strillò quella. 
«Ma se mi stan marcendo le budella!» 
E poi, dando gran pugni contro il muro: «Portami in discoteca, là al Palazzo o io qui faccio uno sconquasso pazzo! Voglio un vestito! Voglio un ricco cocchio, voglio gioielli che valgano un occhio! E poi calze di nylon, quelle fini, scarpe d'argento con i tacchettini! Vedrai se, ben vestita sopra e sotto, non ti cucino il Principe ben cotto!»
Disse la buona Fata:  «Cara, aspetta!» e diede un forte colpo di bacchetta, e subito, vestita d'eleganza, si trova Cenerentola alla danza.
Le sorellastre, quando l'han veduta fra le braccia del Principe perduta, che lo tiene e lo stringe molto forte, diventano di rabbia bianche e smorte: e il Principe, intanto, si scioglieva e quasi quasi in estasi cadeva.
A mezzanotte, lei dice, affannata:  «Ah, se non me ne vado, son fregata!»
E il Principe gridava:  «Oh no! Ahimè!» e per la veste la teneva a sé.
Lei, tentando di andarsene, tirò, e il bel vestito tutto si strappò, così, mostrando la sua biancheria, per i saloni se ne scappò via, e per le scale perse una scarpetta: e il Principe arrivò come una saetta e strinse al cuore quella calzatura dicendo:  «Ecco, questa è la misura! Solo chi calzerà questa scarpetta, sarà, domani, mia sposa diletta: in ogni casa del mio regno andrò fin quando il piede giusto troverò ...».
E l'appoggiò, con trascurata mossa, sopra una cassa di cervogia rossa.
Subito, una delle due sorelle, quella con le verruche sulla pelle, prese la scarpa e con mano destra la fece volar via dalla finestra, poi, delicatamente, in quella sede mise una scarpa che levò dal piede.
Ahi ahi, qui la faccenda si fa dura ...
Cenerentola avrà mala ventura!
Il giorno dopo, il Principe va, bussa alle porte in tutta la città.
E in ogni casa è pronta una ragazza col piede alzato e la speranza pazza: ma quella scarpa è così lunga e grossa che ingoia piedi come una fossa e poi ne esce puzza disgraziata dovuta al piede di chi l'ha calzata ...
E mille e mille piedi fan la prova, ma il piede giusto proprio non si trova.
Ed ecco, arriva, verrucosa e truce la brutta sorellastra, ed introduce: e le calza a pennello. Urla d'orrore il Principe, ed è preso da malore: lei dice:  «Bello mio, ora mi sposi!».
Con pallidi lamenti bisbigliosi lui tenta:  «Vado via, scusi ... permesso? ...».
«No, hai giurato, Principe, hai promesso! Un Principe non può perder l'onore ...».
«Tagliate via la testa a quest'orrore!» il Principe ordinò, e così fu fatto, ed egli disse, molto soddisfatto: «La trovo più carina senza testa ...».
Ma ecco l'altra strega che protesta: «Ora la provo io!».  «No, prova questa!» il Principe le dice e, zac, di volo, le taglia il capo con un colpo solo, e la testa va in giro rotolando.
Intanto le patate sta pelando Cenerentola, giù nella cucina: sente quei colpi, sale, s'avvicina, e: «Che baccano è questo?» dice poi, e il Principe: «Tu fatti i fatti tuoi!».
Guardando intorno, pensa la ragazza: 'Che Principe è mai questo, di che razza, che taglia teste per divertimento? Sposarlo? No, proprio non me la sento!'
E il Principe:  «Chi è questa pezzente? Via la sua testa, immediatamente!» Ma proprio allora, in un chiaro lampo, la buona Fata Magica entrò in campo, agitò la bacchetta e, in tono serio, disse: «Su, cara, esprimi un desiderio: qualunque desiderio, e sarà fatto!»
Cenerentola disse, in tono piatto:  «Fata gentile, sarò più prudente: non voglio Principi o simile gente: non qualcuno straricco o strapotente: vorrei un uomo semplice e decente. Non ce n'è molti, sì, questo lo so: Fata, tu pensi che ne troverò?».
Ed ecco, Cenerentola, di volo divenne sposa di un bel boscaiolo specializzato anche in confetture di quelle fatte in casa, buone e pure: e allora sì che furono felici, pieni di gioia, figli, e allegri amici.

 (Roald Dahl, "Versi Perversi") 

1 commento:

  1. caro pastrugno mio, la tua Mamma Mi si sente proprio come la Cenerentola raccontata da Roald Dahl ♡♡♡

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