Tutti dicevano: meglio nascere ricchi, ma lui non era ancora nato e non sapeva che cosa voleva dire.
Decise allora di andare a vedere.
- Ciao Gallina, tu sai dirmi cos'è la ricchezza?
- Certo! IO sono ricca, perché ho più chicchi di grano di tutti gli altri!
- Però non hai l'aria molto contenta, cosa ti preoccupa?
- Ho paura che qualcuno me li rubi!
Piccolo uovo ripartì, non era convinto che quella fosse la ricchezza.
Pensò: se tutti la cercano, deve essere qualcosa che rende felici, e la gallina non sembra per niente felice ...
- Ciao Leone, sai per caso cosa vuol dire essere ricchi?
- Certo! IO sono ricco, perché sono il re! Io comando su tutti gli altri.
Anche il leone, però, non aveva l'aria molto contenta ...
- Non voglio che qualcuno prenda il mio posto. Tutti devono avere paura di me, così sarò sempre io a comandare.
Ma mentre lui era lì da solo, gli altri si stavano divertendo.
- Non posso giocare con loro - disse - o smetteranno di pensare che sono io il più forte.
Piccolo uovo riprese il suo cammino.
Neanche questa sembra la ricchezza che tutti cercano, pensò.
- Ciao Cavallo, tu conosci la ricchezza?
- Certo! IO sono ricco! Perché arrivo sempre primo in tutte le gare e ho vinto un sacco di coppe!
- Ma non mi sembri molto contento.
- Ho paura di distrarmi - disse - invece devo allenarmi continuamente. Altrimenti qualcun altro vincerà al mio posto.
- E sarebbe così terribile?
- Sì! Non voglio diventare un perdente!
Accidenti - pensò Piccolo uovo - neppure quella del cavallo da corsa deve essere la ricchezza che tutti cercano.
Incontrò allora un gruppo di cuccioli di tutti i colori, intenti ad ascoltare delle bellissime storie.
- Pst, scusate, sapete per caso cos'è la ricchezza? - domandò.
- Lo devi chiedere a lui, che conosce tutte le storie - risposero.
- Ciao Signor Cane, sai dirmi che cosa vuol dire essere ricchi?
- Ciao Piccolo uovo. Ci sono tanti modi di essere ricchi. La mia ricchezza è fatta di tutte le storie che ho da raccontare.
Lui non aveva l'aria per niente preoccupata.
- Ma se le racconti tutte agli altri, non hai paura di rimanere senza le tue storie? - gli chiese Piccolo uovo.
- Oh no! Più gli altri si portano via le mie storie, più io sono contento.
- Ma dove le hai trovate, tutte queste storie?
- Sono gli altri che me le hanno regalate - risposte il cane.
- Ecco! - esclamò Piccolo uovo - Tu sì che sei felice, e mi sembri più ricco di un re!
- Se dici che ci sono tanti modi di essere ricchi, chissà allora quale sarà il mio ...
E per te? Chi è il più ricco del reame?
(Francesca Pardi)
Appena terminato di leggere al mio pastrugno questa bellissima storia presa oggi pomeriggio in biblioteca, gli ho chiesto: "E per te, Ricky, chi è il più ricco del reame?" Lui mi ha guardato e mi ha sussurrato all'orecchio: "mamma, sono io perchè ho te, il tuo amore e l'amore di papà, di Claudia, di Filippo, dei nonni, e di tutti quelli che mi conoscono!"
♥ ♥
Nella pagina facebook della mia migliore amica (https://www.facebook.com/pages/Lalbum-dei-ricordi/187185834667482) ho letto questa storia: ************ Signora... lei è ricca? ***************
RispondiEliminaSi rannicchiarono dietro la porta doppia: due bambini con i cappotti a brandelli troppo piccoli per loro.
"Ha giornali vecchi, signora?"
Ero indaffarata, volevo rispondere di no...finchè guardai i loro piedi: sandaletti leggeri, inzuppati dal nevischio.
"Entrate e vi farò una tazza di cioccolata calda."
Non vi fu conversazione. I sandali fradici lasciarono impronte sulla piastra del caminetto.
Servii loro cioccolata e pane tostato con marmellata per fortificarli contro il freddo esterno.
Quindi tornai in cucina e ripresi il mio bilancio familiare...
Il silenzio nel soggiorno mi sorprese. Guardai dentro, la bambina teneva in mano la tazza vuota e la osservava.
Il maschietto mi disse con voce incerta: "Signora... lei è ricca?"
"Se sono ricca? Misericordia, no!" Guardai le consunte foderine del divano.
La bambina rimise la tazza sul suo piattino con cura.
"Le sue tazze sono intonate ai piattini." Aveva osservato la bambina, con una voce vecchia, con una fame che non veniva dallo stomaco.
Quindi se ne andarono, tenendo i pacchi dei giornali contro il vento, non avevano detto grazie, non ne avevano bisogno. Avevano fatto molto di più.
Tazze e piattini di ceramica azzurra di poco valore. Ma erano intonati.
Diedi un'occhiata alle patate e mescolai il sugo.
Patate e sugo di carne, un tetto sopra alla testa, mio marito con un lavoro sicuro... umile ma sicuro. Anche queste cose erano intonate.
Allontanai le sedie dal fuoco e misi in ordine il soggiorno. Le impronte fangose dei sandaletti erano ancora umide sul caminetto. Le lasciai lì: voglio che restino lì caso mai mi dimenticassi di nuovo quanto sono ricca.
Marion Doolan
Spesso ci lamentiamo delle cose che non abbiamo e non guardiamo a ciò che abbiamo... pastrugno mio, prima di lamentarti, rifletti e guardati intorno: se nella tua vita avrai salute e amore, sarai un uomo ricco! ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ baci dalla tua Mamma Mi ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥ ♡♥♡♥