Ti ho amato dal primo istante...

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martedì 19 novembre 2013

La bocca del MOSTRO

In una foresta scura scura, viveva un'orribile mostro.

Era grande come una casa,
aveva due occhi enormi,
le orecchie grandi come le ruote
di un camion e un nasone grosso
come tre sacchi di patate.

Era molto cattivo, ma nessuno aveva
paura di lui perchè aveva una bocca
piccola, piccola, piccola ...

Così piccola che non poteva mangiare
altro che formiche, mosche e...
qualche volta anche libellule, ma niente più.

Il mostro era stanco di avere
una bocca così piccola e sognava
di averne una enorme per divorare
tutti gli animali della foresta.

Un giorno, leggendo il giornale,
apprese che il celebre dottor
Aggiustatutto si era trasferito
nella città vicina.

Il dottor Aggiustatutto era un ottimo
chirurgo, che aveva già operato 
di tutto: gambe rotte, nasi storti, 
occhi strabici, lingue biforcute,
orecchie molli e colli duri.

Il mostro allora si precipitò
all'ospedale e disse al dottore:
- Ho bisogno del suo aiuto,
vorrei una bocca grande così!


Il dottore lo visitò dalla testa ai piedi
e gli disse:
- Ti farò una bocca enorme, ma mi devi
promettere che d'ora in poi sarai buono
e non mangerai nessuno.

- Ma certo, - rispose il mostro con voce dolce, -
sarò buono e gentile con tutti. E' solo per bellezza
che desidero avere la bocca grande!

- Va bene, - disse il dottore
- ti opererò oggi stesso.

L'operazione riuscì a meraviglia
e il mostro tornò a casa con una bocca 
grande come il baule di un'automobile.

Gli animali della foresta non sapevano
dell'operazione, ma quando uno di essi
gli si avvicinò, come faceva di solito,
il mostro lo divorò senza pietà.

Quella sera, senza pena,
ecco cosa mangiò per cena:
dieci conigli, un cerbiatto, tre leprotti
e due cinghiali ... neanche cotti.

Quando si mise a letto aveva
un leggero mal di pancia, ma pensò:
«Domani andrò in città e mangerò
un bambino. No! Non solo uno, due ...
Anzi non solo due, una classe intera,
maestra compresa!»

Durante la notte il mal di pancia aumentò.
Andò al gabinetto, ma non servì a niente ...
e morì gridando per l'atroce dolore.

Contento di avere la bocca grande,
si era semplicemente dimenticato
che sotto la coda aveva sempre ...
un buchino piccolo, piccolo, piccolo!

Quando lo videro morto, gli animali della foresta
si misero a cantare:
- Ah, ah! L'ingordo ha mangiato troppo!
Tutto è entrato di sopra e niente è uscito di sotto.
A pancia all'aria eccolo là.
E' stato cattivo e ben gli sta!

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